La Sartiglia: giostra equestre

Candelora 2017 di Oristano

È tempo di candele, è tempo della Candelora a Oristano (Costa Centro-Ovest Sardegna), primo atto ufficiale della Sartiglia 2017: 2 febbraio

È una sovrapposizione incredibile di tradizioni, di fede, di folclore: la Candelora, che, si sa, è un momento propiziatorio per uscire dall'inverno, si celebra a Oristano da secoli, facendo perno sui "gremi", una sorta di confraternita, che raccoglievano, ai tempi, coloro che praticavano un mestiere, un commercio.

Il grande attaccamento all'interno del gremio cementa amicizie e rapporti al punto che, nella mattina del 2 febbraio 2017, il giorno della Candelora 2017, dopo essere stati in chiesa ad accendere la candela che "illuminerà il mondo della conoscenza", i rappresentanti vadano a casa di coloro che sono malati, delle vedove, per far sentire loro la vicinanza, il calore di un legame che va al di là del contingente. Poi la tradizione si svolge in maniera ordinata, quasi ritmata dalla storia, che vede una interconnessione con quella spagnola: così "s'Oberaiu Majore" del gremio dei contadini e al "Majorale en Cabo" del gremio dei falegnami, le massime autorità delle due corporazioni, nominano le cariche che poi sovrintenderanno alla corsa della Sartiglia 2017 nell'ultima domenica di carnevale e del martedì successivo (26 e 28 febbraio 2017): perché è quella la finalizzazione dell'intera manifestazione della Candelora, è la Sartiglia, la grande corsa di Carnevale, che riempirà tutto un anno a Oristano.
La festa della Candelora è diventata sempre più grande e importante: non si pensi che sia solo folclore. Chi partecipa ha una vera consapevolezza del momento, del fatto d'avere occhi e speranze appuntati su di sé.

La Candelora 2017 di Oristano rientra perfettamente nell'alveo delle grandi feste popolari cristiane, che non si discostano in gran parte d'Italia, pur con nomi diversi. Le invocazioni sacre a vincere "scomodano" pure i Santi: "Santu Giuanni t'aggiudidi" è la formula d'uso. Ma sempre i Santi vengono invocati perché nessuno si faccia male "Santu Giuseppi t'assistada".
Ma la Candelora è il giorno delle candele, dei ceri, piccoli e grandi: di fatto tutti, oltre ai cavalieri e ai maggiorenti, anche tutti gli assistenti ne ricevono uno. Candele, s'è detto, ma pure dolci di mandorla, squisiti, la vernaccia di Oristano a condirli, per tutta una serata che segna l’avvio della Sartiglia, insieme alla fine dell’inverno.

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