La Sartiglia: giostra equestre

A Oristano si respira l'aria della Sartiglia 2017

La città di Eleonora d'Arborea è in fermento per la nuova edizione del Carnevale e giostra equestre medievale. Scelti i Su Componidori: Sergio Ledda per il gremio dei Contadini; Giuseppe Sedda per i Falegnami; Giorgia Ariu Su Componidoreddu della Sartigliedda, insieme a Giorgia Madeddu e Sara Corrias

La Candelora è passata, ed era il primo passo della festa della Sartiglia di Oristano. Con essa è iniziato il Carnevale 2017, coi giorni che passano inquieti, per l'approssimarsi delle due gare, le due Sartiglie, quella del 26 e l'altra del 28 di febbraio, pochi giorni, ancora, coi "gremi" che fervono di attività. E di speranza per fare una bella figura, per migliorarsi rispetto all'anno scorso. Per adesso c'è stata la consegna dei ceri da parte dei gremi ai due componidoris della Sartiglia, momento esaltante, intimo, partecipato. Così, ecco Sergio Ledda, capocorsa per il gremio dei Contadini, e Giuseppe "Peppe" Sedda, per il gremio dei Falegnami ad assurgere al ruolo di protagonisti. La consegna dei ceri è avvenuta tramite due processioni distinte, una verso la chiesa campestre di San Giovanni dei Fiori, sede storica dei contadini e la seconda la Cattedrale dove si trova la cappella del gremio.

Era quasi primavera la mattina della Candelora 2017, pure se in pochi vi hanno fatto caso, impegnati come erano a contenere le emozioni per il grande privilegio di rappresentare una parte della città davanti al mondo intero. Il sole, s'è detto, ma anche i tamburi, tutto che congiurava per mantenere alta la tensione, che si scaricherà solo alla fine del carnevale.

E tra le due Sartiglie, ecco la "Sartigliedda" dedicata ai bambini e ai ragazzi. Giorgia Ariu assieme alle altre due giovani amazzoni Giorgia Madeddu e Sara Corrias ha ricevuto il cero del presidente della Pro Loco, Giorgio Colombino, organizzatore della "Sartigliedda" del lunedì di carnevale. No, non si cambia, nemmeno nei dettagli perché la forza della Sartiglia, in tutte le sue componenti, è proprio quella: far riconosce agli oristanesi una tradizione che sembra essere eterna, che sembra arrivare dai secoli. La forza della grande manifestazione sta tutta qui.

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