La città medioevale di Oristano

La cinta muraria di Oristano: mura, torri e porte a difesa della città

Sono numerose a Oristano (Costa Centro-Ovest Sardegna) le testimonianze medievali e del Giudicato d'Eleonora. Le più visibili? Le antiche mura

Una volta a Oristano è difficile pensare a come la città potesse essere racchiusa da possenti e solide mura, ma come avviene sovente, gli scavi archeologici e la ricerca storica hanno aperto una finestra su questo territorio, mostrandoci come si presentava secoli e secoli fa.

Il tracciato originario delle mura ci è pervenuto mediante un documento risalente al 1200, il quale deve aver subito una prima modifica nel 1557, quando all'ingegner Rocco Capellino ha riscritto la cinta per fortificarla in maniera più solida. Tre sono le torri difensive e di guardia inserite da Capellino, ovvero quella di San Cristoforo, alla quale era annesso l'ingresso per la Porta Ponti, la torre di Portixedda con relativo accesso alla città e infine quella di San Filippo, con porta Mari. Queste torri andavano a implementare un complesso sistema difensivo che contava altre ventiquattro torrette: di esse oggi ne rimane integra solo una, quella di San Cristoforo in piazza Roma.

La cinta muraria di Oristano e le attuali vie cittadine

La cinta doveva essere alta, all'incirca 6 metri e profonda su per giù 1,6 metri.
Partendo idealisticamente da San Cristoforo le mura raggiungevano via Mazzini e da qui alla torre Portixedda. I tratti di rettilineo fra una torre e l'altra dovevano essere intervallati da quattro torrette difensive, che miglioravano la visuale completa della zona. Dalla Portixedda le mura si dirigevano verso l'attuale via Solferino, per poi voltare e raggiungere Piazza Mannu e quindi porta Mari.
Da porta Mari, per ritornare alla torre di San Cristoforo, le mura erano state erette tenendo conto dei dislivelli del terreno e assecondando il dislivello prodotto dalla presenza del canale.

Il basalto, di cui si compongono le porzioni di mura ancora a tratti visibili, riportano la costruzione della città alla civiltà nuragica, le cui costruzioni sono state spesso distrutte per essere riutilizzate a difesa della città. Una passeggiata in centro mostrerà la magnificenza e il rigore di questa costruzione di cui sono visibili alcuni tratti, in alcuni casi inglobati alle dimore che negli anni si sono addossate ad esse.


Nella foto: scorcio della Torre di San Cristoforo, o di Mariano II, in piazza Roma di Oristano (Costa Centro-Ovest Sardegna).

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