La città medioevale di Oristano

La Carta de Logu, un Giudicato moderno

La Carta de Logu di Oristano è un testo di leggi in lingua sarda redatta da Eleonora d'Arborea alla fine del XIV secolo: innovativo per l'epoca e ancora attuale nelle parti riguardanti la tutela della donna e dell'ambiente naturale

Fu Eleonora D'Arborea a redarla ufficialmente, decretando così l’inizio di un nuovo corso per il Giudicato con sede principale a Oristano. La Carta de Logu altro non è che un testo di leggi in lingua sarda promulgata verso la fine del XIV secolo. Una prima stesura del testo risale al periodo del Giudicato di Mariano I, padre di Eleonora, poi la raccolta definitiva rimase in vigore fino al 1827.

Questa carta delle leggi è un'opera di fondamentale importanza perché segna l'inizio di un riconoscimento, all'interno del Giudicato di Arborea, dei diritti e dei doveri dei cittadini e comprende un codice civile e penale più un codice rurale.

Nei passi più importanti si auspica, da parte di tutti, il rispetto delle norme giuridiche al quale segue il concetto della conoscibilità della norma. Il risultato a quel tempo fu determinante: la carta rappresentava un sistema di leggi capace di regolare in maniera omogenea e puntuale alcuni settori dell'ordinamento giuridico del Giudicato.

Leggendolo non si può che rimanere impressionati dall'attualità di alcune sue parti, prima tra tutte quella che riguarda la tutela della figura femminile, complice forse il fatto che sia stata proprio una donna a promulgare le norme, e infine l'importanza che viene data alla difesa dell'ambiente naturale considerato, già all'epoca, un elemento di inestimabile valore per l'isola.

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