I protagonisti della Sartiglia di Oristano

Il ritmo della Sartiglia: tamburini e trombettieri

Tamburini e trombettieri caratterizzano immancabilmente la Sartiglia di Oristano perché scandiscono con i loro ritmi e accompagnano con il suono dei loro strumenti i momenti salienti della corsa equestre

Sfilano tenendo rigorosamente le loro postazioni, l'uno a fianco all'altro. Davanti i trombettieri e a seguire i tamburini, nei loro costumi tradizionali tipici della Sartiglia di Oristano: ricamati a mano curati e arricchiti da accessori di pregiata fattura come i particolari cappelli ornati da una lunga piuma bianca.
Il legame di questi musicisti con Oristano è molto forte e risale alla notte dei tempi: sin dal Medioevo, tamburini e trombettieri presenziavano ai momenti più importanti del Giudicato Arborense scandendo rituali e ricorrenze legate ai vari ambiti della vita cittadina sia politica che religiosa. È nei giorni del carnevale che la loro presenza si fa dominante: iniziano la domenica, di primo mattino, scortando l'araldo che annuncia l'inizio della festa e dunque della corsa equestre. L'araldo a cavallo attraversa le piazze e le strade di Oristano invitando i cittadini a partecipare al grande evento che impegnerà per tre giorni l'intera città.

Poi i musicisti erranti si spostano nel quartiere dove avverrà la vestizione di su Componidori e qui accompagneranno l'atto della vestizione. Con ritmi particolari sottolineeranno il momento esatto in cui is massaieddas si accingono ad apporre sul volto dell'uomo la maschera che lo trasformerà in una divinità: sono i ritmi solenni de su Passu de su Componidori, una rullata e tre squilli di tromba per annunciare la trasfigurazione.

Tamburini e trombettieri poi annunciano il passaggio, a fine giostra, del primo cavaliere nelle piazze principali di Oristano: da Piazza Duomo a via Mazzini, con un ritmo detto su passu strada, una marcia di origine militare, che scandisce l’avvicinarsi di un altro momento importante, quello della svestizione.

La solennità della Sartiglia è data dalla presenza di questi ragazzi molto giovani che creano passi sempre nuovi, uniti a quelli più tradizionali, che accompagnano diversi momenti della manifestazione oltre a quelli già descritti. Tra questi non va dimenticata la discesa in pista dei cavalieri per la Corsa alla Stella, la preparazione avviene al ritmo di su passu de su secundu Componi o de sa gli e su passu de su terzu Componi. Ma ancora c'è il su passu de is bachittas (passo delle bacchette) che accompagna su Componidori verso la piazza Manno prima che compia sa Remada e su passu de s'atru cumponi, che durante la Corsa alla Stella accompagna su Componidori dell'altro gremio. Passi e ritmi che hanno attraversato epoche e tradizioni, dimostrando una grande capacità di resistere ma anche di rinnovarsi ogni volta.

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