La città medioevale di Oristano

Monte Arci: dove acqua, roccia, terra e fuoco s'incontrano

A circa 40 Km dal centro di Oristano (Costa Centro-Ovest Sardegna) ecco stagliarsi il Monte Arci, all'interno dell'omonimo Parco Naturale Regionale: itinerari di trekking tra natura, storia e arte

Un treppiede verde che nasconde un'anima vulcanica: è così che si potrebbe definire il Monte Arci. All'interno della fossa tettonica del Campidano, delimitato dalla statale 131 ad ovest (che lo rende facilmente accessibile ai turisti meno esperti) e dai comuni di Ales, Villaurbana e Marrubiu, ad est, nord e sud, il Monte Arci è divenuto Parco Regionale protetto non solo per le specie faunistiche che vi hanno trovato dimora, come cervi e daini, e per le specie floristiche d'eccezione, come le sughere, la macchia mediterranea e le rovelle, alle quali si aggiungono le distese di leccete di cui le tre vette che compongono il Monte Arci sono ricoperte, ma anche perché le sue pendici furono uno dei luoghi in cui l'uomo preistorico riuscì a reperire l'ossidiana, materia prima preziosa per la creazione di rudimentali utensili durante il periodo preistorico.

Fra natura e storia: in viaggio sul Monte Arci

Molteplici sono gli itinerari che si possono scegliere all'interno del Parco Naturale Regionale di Monte Arci: gli avventurieri e coloro che amano la natura potranno decidere di raggiungere le tre cime, di Trebina Longa, Rada e Corongiu de Sizoa, mentre chi è appassionato di storia e arte, preferirà i vari punti d'interesse disseminati nel parco che ricordano l'attività frenetica di raccolta dell'ossidiana, rinvenibile ancora oggi in frammenti lungo il cammino.


Nella foto: veduta del Monte Arci (Oristano, Centro-Ovest Sardegna). Da comune.santagiusta.or.it.

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