Le tracce del Giudicato di Arborea per le vie di Oristano
Le tracce del passato di Oristano si respirano per le vie cittadine attraverso i palazzi, i monumenti e quello che rimane oggi delle mura difensive della città antica. In particolare, passeggiando nel cuore storico della provincia sarda, le torri di difesa ancora in piedi ricordano l'epoca del Giudicato di Arborea, quando in Sardegna nacquero strutture politiche autonome, peculiari dell'isola.
Torre di San Cristoforo
Diciannove metri di altezza in tre piani sovrapposti, dove all'ultimo una torretta merlata racchiude una campana di bronzo del 1430. La torre di Mariano II o San Cristoforo è stata costruita con mattoni in arenaria provenienti da Tharros. Famoso è quel detto oristanese per cui "Portant de Tharros sa perda a Carros" che significa: "Portano da Tharros la pietra a carri". Le pietre dei siti antichi venivano infatti riutilizzate per costruire i nuovi edifici, lasciando così nell'oblio del passato il volto originale dei primi insediamenti.
L'edificio è stato costruito su conci squadrati che presentano una lavorazione a bugnato. L'ingresso è stato aperto con una porta ad arco a tutto sesto che contiene un arco a sesto acuto dal quale scorreva una saracinesca. L’accesso alla torre, e quindi alla città, era dotato probabilmente di ponte levatoio.
Il primo nome con cui è conosciuta la torre, quello di Mariano, deriva dal giudice arborense che la fece edificare nel 1290 per terminare le porte d'ingresso dell'antica cinta muraria della città. Si trova a Piazza Roma nel cuore della città di Oristano, vicino al ponte romano che attraversa il fiume Tirso. Una posizione che determina una terza denominazione della torre chiamata anche Torre di Port'e Ponti. Esempio di architettura romanica, durante il giudicato conteneva traccie della cultura aragonese perché conservava un retablo spagnolo dedicato al santo protettore dei pellegrini, San Cristoforo.
Torre Portixedda
È la porta di levante del nucleo urbano originario. In realtà la struttura esterna a pianta circolare, risalente ai secoli XV e XVI, non è che la veste visibile di una torre più antica e già esistente, costruita durante il Giudicato d'Arborea. La torre originale aveva una pianta quadrata e fu costruita tra il 1290 e il 1293 da Mariano II insieme alla torre di San Cristoforo. Solo in un secondo momento però la Torre Portixedda venne inserita nel tessuto difensivo della città e, sebbene non si trovi nello stato di conservazione altrettanto buono della torre di San Cristoforo, ha il fascino romantico delle antiche rovina.
Nella foto: la torre di Portixedda di Oristano (Costa Centro-Ovest Sardegna).