Sartiglia tra social network e libri
Del carnevale e giostra equestre medievale di Oristano (Costa Centro-Ovest Sardegna) si parla ormai a 360° e per 365 giorni l'anno. Tra pubblicazioni e condivisioni...
La Sartiglia è riuscita ad uscire dalla propria ristrettezza temporale: ormai della grande manifestazione di Oristano se ne parla praticamente per tutto un anno. Intanto grazie ai social network, da Facebook a YouTube passando per Twitter e Instagram, che spandono registrazioni su registrazioni dei momenti topici insieme a quelli marginali, ai dettagli, che coinvolgono la gente che sta a vedere, che prepara la folle corsa e poi anche ad opere d'arte davvero consistenti. Come il libro di Franco Ledda, "La mia Sartiglia", presentato solo qualche giorno fa nella città di Eleonora d'Arborea, e dove si affermano aspetti importanti, basilari per quella festa di popolo oristanese: «Siamo sicuri che la Sartiglia si tramandi dalla notte dei tempi. Ha solo subito le variazioni dei secoli e dell'uomo con alcune sue mode. Il Rito in molti dei suoi aspetti è rimasto immutato, come la maschera de su Componidori. ….. La manifestazione è sempre stata definita come un insieme di ritualità del mondo contadino e delle corporazioni del mestiere, di giostra equestre. Infatti, nei momenti che precedono e che accompagnano la Sartiglia, sono presenti elementi che ci riportano indietro nel tempo».
Un'opera che ha avuto, poi, anche un "contorno" di foto, per un reportage a cura di una fotografa del calibro Cinzia Carrus. Tutto questo in attesa della edizione 2018, domenica 11 febbraio e il successivo martedì, quando cavalli, cavalieri e figuranti torneranno tra le strade di Oristano.