Calma apparente alla Sartiglia di Oristano
Carnevale 2018 pare lontano... Ma la macchina organizzativa della Sartiglia di Oristano (Costa Centro-Ovest Sardegna) non si ferma mai: dalle riparazioni e rifacimenti dei costumi fino ai cavalli e cavalieri, sicuramente i protagonisti più attesi
Solo chi non conosce Oristano può pensare che il pensiero della Sartiglia sia stata messa da parte, in attesa del prossimo febbraio. Proprio no! Nelle sedi dei Gremi, le antiche corporazioni delle arti e mestieri, si lavora alla "rimessa in forma" dei costumi, che devono essere custoditi e anche rifatti in qualche caso. Lo stesso dicasi di tamburini e trombettieri: è una passione, è vero, ma che non si improvvisa e alla fine dell'estate nei luoghi di "allenamento", cominceranno a sentirsi i suoni delle trombe. Ma sono i cavalieri a rimanere in tiro, a contatto con i cavalli perché siano, entrambi, pronti alle prove di abilità che la Sartiglia richiede.
Tra una edizione e l'altra sembra davvero che i cavalli siano lontani, senza importanza; questo è il periodo delle fotografie, dei libri, dei disegni, dei molti discorsi, si parla delle edizioni passate, delle storie. Ma basta vedere la prima Sartiglia, quella della domenica si svolge sotto la protezione di San Giovanni Battista, per capire che è il cavallo il principale interprete della corsa. Il cavallo, insieme alla città. Tutto il resto sfuma nel ruolo del comprimario, utile e necessario ma sempre e solo di supporto. E i cavalli sembrano percepirlo: ora sono tranquilli e mansueti.
L'aria della Sartiglia sembra però spandersi anche su di loro nel momento topico. I cavalieri invece hanno il compito di abituarli alla loro presenza, a fare un tutt'uno importante. La città, ma anche la storia, si aspetta molto da loro. E loro i cavalieri, per tutto un anno, saranno vicini alle loro cavalcature pronti a scattare.